Alle antiche forme di riduzione in schiavitù, legali in molti paesi fino al XIX° secolo e ora ritenute da tutti fuori legge, sopravvive, tragicamente, una moderna tratta degli esseri umani! Milioni di persone ne sono vittime, spesso comprate e vendute, utilizzate nello sfruttamento sessuale, nel lavoro forzato e in varie attività illegali fino agli espianti di organi a scopo commerciale. In occasione della Giornata internazionale per l’abolizione della schiavitù che si è celebrata il 2 dicembre scorso, le Nazioni Unite hanno pubblicato i dati di queste nuove forme di schiavitù moderna. Le ultime stime, riferite al 2017 e diffuse dall’ILO, l’Agenzia specializzata dell’ONU, ci parlano di 40,3 milioni di persone sottoposte a schiavitù, di cui 24,9 nel lavoro forzato (soprattutto in edilizia, agricoltura e per lo sfruttamento sessuale) e 15,4 milioni nel matrimonio forzato. Più di 150 milioni di bambini sono utilizzati nel lavoro minorile, con quasi un bambino su dieci in tutto il mondo. Ci sono 5,4 vittime della schiavitù moderna ogni 1.000 persone nel mondo !! Nell’articolo che ho pubblicato sul numero di dicembre de “Le Fiamme d’Argento”, la Rivista dell’Associazione Nazionale Carabinieri, ho affrontato questi drammatici temi con una esperta della materia a livello internazionale, la Dott.ssa Maria Grazia Giammarinaro, magistrato, già Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulla tratta di persone in particolare donne e minori.

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