L’autore, partendo dalla considerazione che è in atto una transizione tra la morente società industriale ed una nuova società non ancora definita, documenta, nella prima parte, la grave crisi internazionale evidenziando le conseguenze di una globalizzazione senza regole. Presenta quindi i meccanismi della grande speculazione, lo strapotere del capitalismo finanziario, le responsabilità della politica. Sottolinea poi la necessità di creare e rendere autenticamente democratiche e funzionali istituzioni sovranazionali europee e mondiali in grado di affrontare le enormi emergenze planetarie che assillano l’umanità: dall’iniqua ripartizione della ricchezza al super potere delle élite finanziarie, dai previsti collassi dell’ecosistema alla “bomba demografica”, dall’assurda, pericolosa e costosissima corsa agli armamenti al controllo delle nuove tecnologie no alle continue violazioni dei diritti fondamentali. Si presentano quindi le richieste dei cittadini onesti e indignati che vengono invitati a mobilitarsi in una RIVOLUZIONE GLOBALE PACIFICA di tipo gandhiano per una società più giusta e più umana. Nella seconda parte, l’autore presenta un progetto coraggioso che prevede una serie di concrete iniziative per la costruzione di un NUOVO UMANESIMO e invita tutti a partecipare alla creazione di un’ONDA D’URTO che porti ad un RINASCIMENTO INTERNAZIONALE. È un obiettivo non più rinviabile! Infatti il grido di allarme degli scienziati è univoco: il pianeta è sull’orlo del baratro e bisogna intervenire entro la metà di questo secolo affinché non collassi. Che fare? Vengono allora proposte le possibili “VIE D’USCITA DALLE EMERGENZE” ma dobbiamo agire, tutti e da subito, insieme alla società civile per realizzare una nuova civiltà umano-centrica e bio-centrica basata su una “Nuova Architettura Istituzionale Democratica” e una “Nuova Economia Etica Internazionale”. A tutti viene chiesto di aderire al “MANIFESTO DELLA RIVOLUZIONE GLOBALE PACIFICA PER UN NUOVO UMANESIMO” partecipando alle iniziative attraverso il sito www.unipax.org.
