Sul numero di settembre/ottobre de “Le Fiamme d’Argento”, la Rivista dell’Associazione Nazionale Carabinieri ho intervistato il Dr. Rosario Amelio, Medico Esperto in Discipline Olistiche, Docente in Scuole di Naturopatia, promotore della prima Stazione Sperimentale di Terapia Forestale in Calabria nel Parco della Sila. Abbiamo parlato della crescente diffusione delle pratiche di “natural wellness” che si sono ispirate alle esperienze della antica cultura giapponese e che oggi hanno ottenuto il riconoscimento dell’efficacia terapeutica da parte della comunità scientifica. Fondamentale per la realizzazione di questo progetto è anche la collaborazione con i Carabinieri Forestali costantemente impegnati sul territorio per contrastare i fenomeni di inquinamento, di abusivismo edilizio nelle aree protette e di smaltimento illecito delle sostanze tossiche e così tutelare l’integrità del nostro patrimonio boschivo.

Alcuni dati ci ricordano la straordinaria importanza delle foreste per la protezione degli equilibri degli ecosistemi fondamentali per garantire la prosperità e il benessere delle generazioni attuali e future. Le foreste coprono un terzo della massa terrestre della Terra, svolgendo funzioni vitali in tutto il mondo. Circa 1,6 miliardi di persone – comprese più di 2.000 culture indigene – dipendono dalle foreste per il loro sostentamento, medicine, carburante, cibo e riparo. Sono gli ecosistemi biologicamente più diversificati sulla terra, che ospitano oltre l’80% delle specie terrestri di animali, piante e insetti. Nonostante tutti questi inestimabili benefici ecologici, economici, sociali e sanitari, la deforestazione a livello mondiale continua a un ritmo allarmante: 13 milioni di ettari di foresta vengono distrutti ogni anno e questo rappresenta dal 12 al 20 per cento delle emissioni globali di gas serra che contribuiscono al cambiamento climatico. E’ necessario quindi difenderci da chi continua a sfruttare indiscriminatamente il pianeta e a inquinarlo attivando, con urgenza, un “Tribunale Internazionale penale per i crimini contro l’ambiente” che dovrà giudicare i più gravi reati commessi sia da organismi privati che dagli Stati e dai loro governi.

Collegandosi al link si può leggere l’articolo integrale