Articolo pubblicato su Il Giornale di Vicenza Aprile 2017
DISARMIAMO IL PIANETA
“Fermate i signori della guerra, la loro violenza distrugge il mondo!!” Questo è l’ultimo drammatico appello rivolto dal Papa ai Governanti della Terra in favore della pace, del disarmo e dell’abolizione delle armi nucleari. Le minacce che arrivano dalla Corea del Nord, la guerra in Siria e i tanti conflitti dimenticati che stanno interessando tutti i continenti dimostrano come le aree di crisi in questo terzo millennio siano sempre più in aumento. Pensavamo che dopo le immani tragedie delle due guerre mondiali che hanno insanguinato il secolo scorso con oltre 60 milioni di morti l’umanità avesse capito l’assoluta insensatezza della guerra. Ma purtroppo nulla è cambiato. Anzi la folle corsa ad armamenti sempre più sofisticati potenti e pericolosi è purtroppo continuata. La cosiddetta “Superbomba” utilizzata dagli USA in Afghanistan ne è la triste conferma. Ma non è l’unica: come se non bastassero gli arsenali già esistenti, si sta infatti attuando una nuova e ancora più angosciante corsa alla realizzazione di mostruose armi di nuova generazione: droni, armi climatiche, elettronico-comunicative, cyberspaziali, tettoniche, elettromagnetiche, biologiche… Naturalmente tutto coperto da segreti di Stato e militari. Oggi ogni Nazione ha un proprio esercito, per mantenere il quale vengono impiegate notevoli quantità di risorse interne e globalmente si spende l’assurda cifra circa 1.700 miliardi di dollari all’anno, mentre un miliardo di persone al mondo sono malnutrite e 15 milioni ogni anno muoiono di fame, in buona parte bambini. Si tratta di una emergenza planetaria che deve essere affrontata senza indugi attraverso un processo di progressivo disarmo che può essere efficacemente gestito solo da istituzioni internazionali democratiche. L’ONU va sicuramente adeguata alle necessità e alle emergenze del mondo attuale che sono molto diverse da quelle del secolo scorso: se non si democratizza, non può avere più potere e non può essere riconosciuta come vera autorità sovranazionale della quale invece c’è un assoluto bisogno. Sotto questo aspetto sarebbe auspicabile e necessaria una autonomia finanziaria dell’ONU che renderebbe l’Organizzazione assolutamente indipendente e di conseguenza non condizionabile dai 193 paesi aderenti che oggi la finanziano. Tra le modifiche concrete ipotizzabili, anche sulla scorta dei vari tentativi di riforma purtroppo mai attuati in passato, si potrebbe prevedere la costituzione di un Organo Esecutivo, “Consiglio per la Sicurezza, il Disarmo e la Difesa” costituito alla luce delle esperienze dell’attuale Consiglio di Sicurezza che possa però decidere a maggioranza, come auspicato dagli stessi ultimi Segretari Generali delle Nazioni Unite, con il compito di assicurare la pace internazionale e garantire la sicurezza dell’umanità contro ogni rischio di tipo militare. Potrebbe avvalersi anche di una “Agenzia per il Disarmo Globale” per un disarmo progressivo e completo in tutti gli Stati, e di un “Esercito di Pace e di Intervento Umanitario”, che operi quale forza di interposizione tra parti in conflitto e quale deterrente ad ogni eventuale tentativo di turbare la pace internazionale. Esercito da utilizzare anche come forza di intervento umanitario in favore delle popolazioni in caso di gravi violazioni dei diritti umani e di gravi eventi catastrofici. Può sembrare pura utopia ma non pensiamo che sia arrivato finalmente il momento di tentare di riconvertire le fabbriche di morte trasformandole in fabbriche per la vita ?
Orazio Parisotto
Studioso di Scienze Umane e dei Diritti Fondamentali