E’ stato presentato a Nairobi, in Kenya, dalle Nazioni Unite il Rapporto sullo stato del pianeta  Global Environment Outlook (Geo), su cui hanno lavorato 250 scienziati provenienti da 70 Paesi per sei anni. I ricercatori hanno dimostrato che le emissioni inquinanti nell’atmosfera, le contaminazioni delle acque e la distruzione degli ecosistemi fondamentali per la sopravvivenza di miliardi di persone stanno provocando una epidemia globale che ostacola anche l’economia. Secondo il Report dell’ONU un quarto delle morti premature e delle malattie nel mondo è collegato all’inquinamento provocato dall’uomo.

Nel mio libro “La Rivoluzione Globale per un Nuovo Umanesimo”, di cui è stata pubblicata in questi giorni la terza edizione aggiornata e ampliata, richiamo gli allarmi degli scienziati sulle gravi emergenze planetarie, che già dagli anni ‘60 del secolo scorso con il Club di Roma avevano denunciato, purtroppo inascoltati, i gravi rischi che l’umanità stava correndo, preannunciando un collasso dell’ecosistema tra il 2040 e il 2050. Nel Capitolo 12 del testo, oltre ad evidenziare questi pericoli, cerco anche di indicare delle concrete vie d’uscita dalle crisi spiegando che cosa si può fare subito con urgenza per evitare una catastrofe imminente. Questi argomenti già oggi ci toccano da vicino ma se non ci muoviamo adesso, potrebbero coinvolgere in modo ancora più drammatico i nostri figli e nipoti. E la speranza per tentare di cambiare qualcosa sono proprio i giovani che in tutto il mondo si stanno mobilitando per salvare il pianeta sollecitando i governanti della terra ad intervenire, sull’onda dell’entusiasmo della giovane attivista svedese Greta Thunberg alla testa del movimento Fridays for Future

Se siete interessati ad approfondire queste importanti tematiche potete collegarvi al sito della casa editrice Effe2Edizioni per acquistare il mio libro “La Rivoluzione Globale per un Nuovo Umanesimo – Le vie d’uscita dalle emergenze planetarie”. 

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