Il Dipartimento “Disarmo Nucleare e Disarmo Globale” di United Peacers e Unipax hanno partecipato al Convegno Webinar “Dalla Conversione delle Armi Nucleari alla sconfitta della fame nel mondo” organizzato dal Sacro Convento di S. Francesco d’Assisi e dal Comitato per una Civiltà dell’Amore

Questo è il mio intervento di saluto al Convegno in qualità di Presidente di UNIPAX e di Responsabile del Comitato Promotore della UNITED PEACERS FOUNDATION

Autorità, Signore e Signori, quale Presidente di Unipax “Unione mondiale per la Pace e i diritti fondamentali dell’uomo e dei popoli, ONG associata e attiva collaboratrice da oltre 25 anni con il Dipartimento delle Comunicazioni Globali delle Nazioni Unite, porgo a tutti i più cordiali saluti e ringrazio per l’invito a partecipare a questa importante manifestazione culturale. Mi pregio informare che Unipax da diversi anni sta attivando un progetto internazionale ambizioso ma concreto che potrebbe dimostrarsi utile per il raggiungimento dei nobili scopi che questo webinar si propone. Partendo dalla realizzazione di una directory di oltre centomila associazioni impegnate nel rispetto dei diritti fondamentali, abbiamo, dopo un attento esame dei dati raccolti, avviato e stiamo progressivamente realizzando “La Casa Comune degli Operatori di Pace”, la cui denominazione è: “UNITED PEACERS – The World Community for a New Humanism. Si tratta di una Community a disposizione delle associazioni di operatori di pace di tutto il mondo, perciò ha necessariamente le caratteristiche di apartiticità, aconfessionalità ed è svincolata da interessi di parte o di sistema. Una comunità formata da quanti vogliono essere costruttori di un Nuovo Umanesimo nel rispetto dei diritti umani, mantenendo ciascuno la propria libertà e specificità. L’accesso alla casa comune degli operatori di pace è libero e gratuito è la nostra casa comune, una rete mondiale che, attraverso una Piattaforma multilingue, ha lo scopo di dar voce all’enorme esercito di operatori di Pace impegnati nei vari settori del vivere sociale in tutti i continenti. Voce che finora non è stato possibile sentire a causa del protagonismo isolato, della frammentazione operativa e di varie espressioni di campanilismo che devono essere superate se vogliamo contribuire a vincere le grandi sfide di fronte alle quali si trova l’uomo d’oggi, quelle sfide che nessun organismo, nessuna associazione, nessuno Stato può vincere da solo ( pandemia docet).
Tante sono le emergenze a dimensione sovrannazionale-globale che devono essere affrontate tra le quali certamente quella del disarmo nucleare e globale è una delle più impegnative. Il nucleare attrae: è l’arma “ultima” per antonomasia. Per alcuni regimi un’assicurazione sulla vita. Nessuno dei Paesi nucleari tende al disarmo. Anzi.
La strada da percorre è quella di ridare alla politica, oggi condizionata dall’economia e dalla finanza, la sua funzione di ricerca e promozione del bene comune, sia a livello nazionale che planetario. Gli Operatori di pace uniti possono fungere da stimolo assumendo essi stessi e tutti insieme il ruolo di statisti. E, poiché l’economia e la finanza oggi sono guidate da forze transnazionali, è necessario creare nuovi organismi transnazionali anche a livello politico, poiché gli Stati nazionali oggi sono insufficienti a far fronte alle grandi emergenze. A questo fine “è urgente una riforma dell’ONU, la cui azione è indispensabile a livello mondiale” come ha dichiarato in una bellissima intervista rilasciatami da Sua Eminenza il Cardinale Turkson nel Marzo del 2017, pubblicata sulla rivista dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri: “Fiamme d’Argento” n°14.
Tutti ci rendiamo conto che sarebbe necessaria una riforma dell’ONU e con essa procedere a un disarmo progressivo e globale, così come sarebbe necessaria la realizzazione di un “Tribunale Penale per i Crimini Ambientali”, e ancora porre fine alla tratta degli esseri umani … lo stesso vale per tutte le numerose emergenze che assillano l’umanità, ma, attenzione, allorquando le richieste sono arrivate da qualche associazione di Operatori di Pace, o anche da qualche prestigioso organismo, non hanno avuto seguito (fatto già più volte verificatosi con qualche rara limitata eccezione). Ben diverso sarebbe se migliaia di associazioni di Operatori di Pace di tutti i continenti presentassero assieme e con decisione la stessa richiesta, riuscendo inoltre a sostenerla con la potenza dei numeri e con una presenza coordinata sui social media. Quelle voci unite diventeranno un’onda d’urto, un boato di pace, che non può rimanere inascoltato; è ciò che noi chiamiamo EFFETTO UNITED PEACER.
Concludendo, invito tutti a sottoscrivere il messaggio finale che scaturirà da questi lavori; ma per tutti intendo non solo gli addetti ai lavori o le sole associazioni che si interessano di disarmo ma gli Operatori di Pace impegnati nei più diversi settori che, in questo caso si uniranno in appoggio a questo specifico obbiettivo. E’ la formula innovativa di UNITED PEACERS che supera le tradizionali divisioni settoriali a vantaggio di tutti; a rotazione tutti potranno appoggiare il raggiungimento degli obiettivi di ciascun settore, si tratta, insomma, di creare sinergie interdisciplinari per la Pace e la civile convivenza.
Iniziamo fin da oggi a operare insieme per allargare il più possibile la sottoscrizione del messaggio finale!

La Relazione Generale è presentata dall’Ing. Giuseppe Rotunno, Presidente del Comitato per una Civiltà dell’Amore e Coordinatore del Dipartimento Disarmo Nucleare e Disarmo Globale di United Peacers. Tra gli altri interventi da segnalare quello del Dott. Carlo De Masi Presidente di Adiconsum e Consigliere Speciale di United Peacers.

L’argomento di grande attualità e si ricollega sul piano internazionale alle iniziative in corso per la concreta attuazione alle azioni mirate al disarmo nucleare, previsto già nell’ Art.VI del Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP) del 1970 e recentemente rafforzato dall’entrata in vigore, lo scorso 25 ottobre 2020, del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW). Un primo concreto passo in tale direzione fu avviato dal piano USA-Russia, denominato MegaTons to MegaWatts, che ha permesso la conversione in “energia di pace” di 20.000 testate. Il Papa ha sempre perorato, anche recentemente, la causa di un mondo libero dalle armi nucleari e ha richiesto che le risorse economiche, provenienti dal disarmo atomico, fossero destinate alla lotta contro la miseria e la fame nel mondo. L’attuazione di un concreto piano di disarmo nucleare è quindi subordinato alla ormai acquisita capacità tecnologica di convertire le armi nucleari (e gli arsenali atomici) in energie e risorse di sviluppo e di pace.

Il webinar è in diretta streaming sul sito http://www.sanfrancescopatronoditalia.it del Sacro Convento di S. Francesco di Assisi

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