E’ stata approvata dal Parlamento Europeo la Direttiva per regolamentare l’utilizzo delle piattaforme digitali che coinvolge oltre 40 milioni di lavoratori e più di 500 infrastrutture online. I lavoratori della Gig Economy dovranno essere considerati a tutti gli effetti subordinati e spetta alle aziende dimostrare il contrario. Si stima che fino a cinque milioni e mezzo di lavoratori digitali in Europa potrebbero essere riclassificati, usufruendo così di tutte le tutele previste per i dipendenti. Il testo dovrà ora essere adottato formalmente anche dal Consiglio Europeo e dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE, gli Stati membri avranno due anni per integrare le disposizioni della direttiva nella loro legislazione nazionale. La strada imboccata dall’Unione Europea va nella giusta direzione di garantire certezze normative e standard universali per un settore che fino ad oggi è stato spesso contraddistinto da gravi forme di sfruttamento e da livelli intollerabili di precarietà.

In questo articolo che ho pubblicato su EUROCOMUNICAZIONE analizzo il fenomeno della vorticosa e spesso incontrollata espansione dell’economia digitale.