Paolo VI all’ONU, 4 ottobre 1965: “Jamais plus la guerre, jamais plus la guerre!”

In un mondo globalizzato, senza regole e senza governance, incapace di reagire per porre fine alla vergognosa, pericolosissima situazione che vede esplodere guerre in tutti i continenti e purtroppo anche in Europa, in Ucraina, nella totale assenza di interlocutori credibili e autorevoli, le religioni possono e devono avere un ruolo significativo nella costruzione della pace. Bisogna riconoscere che le Istituzioni religiose hanno la possibilità ancora oggi di far giungere messaggi di pace e di civile convivenza a miliardi di persone nel mondo. In questo senso il ruolo della Chiesa cattolica è risultato spesso fondamentale nella risoluzione dei conflitti. Ne abbiamo parlato con il Prof. Gianpiero Gamaleri, giornalista e sociologo, docente di “Linguaggi dei nuovi media” all’Università Uninettuno che nel suo ultimo libro “La fumata bianca della pace. La voce di dodici papi contro la guerra”, ripercorre la storia della diplomazia vaticana a favore della pace negli ultimi due secoli.

Si può scaricare l’articolo integrale pubblicato su “Fiamma Cremisi” la Rivista dell’Associazione Nazionale Bersaglieri